Il pellet è forse il biocombustibile più conosciuto dai consumatori: si ottiene con la segatura essiccata e condensata in forma cilindrica. Per anni è stato utilizzato per alimentare le stufe, generando così l’aria calda in uno spazio domestico. Ma il nostro obiettivo è quello di parlarne in merito alle caldaie, per capire come scaldare l’acqua che circola nei termosifoni. Conviene davvero installare una caldaia a pellet in casa? Lo scopriremo di seguito, elencando caratteristiche e vantaggi.
Caratteristiche di una caldaia a pellet
Le caldaie a pellet hanno bisogno di uno spazio preciso dove essere installate: hanno bisogno di quasi 10 metri quadri di spazio complessivo. Nel caso di un condominio è bene prevedere anche un serbatoio o un silos, considerando che la caldaia può contenere fino a 2 quintali di pellet. Può essere installata in uno spazio a parte andando comodamente a sostituire la vecchia caldaia a gas o a gasolio. La sua autonomia può arrivare fino a qualche settimana, ed è ideale nel caso del riscaldamento centralizzato nei condomini.
Visto che abbiamo citato le vecchie caldaie, è doveroso dire che una delle particolarità della caldaia a pellet è di essere adattabile ad ogni esigenza. E’ sufficiente instillarla andando a collegare i tubi già esistenti, aggiungendo il serbatoio nelle sue vicinanze.
Caldaia a pellet e impianto solare? E’ possibile!
In alcuni casi la caldaia è integrata con un altro impianto di riscaldamento, come nel caso del solare termico. Il serbatoio infatti può mantenere l’alta temperatura dell’acqua calda anche se la caldaia è spenta e aiuta ad accumulare calore solare grazie a tale collegamento. Si tratta di un investimento importante, che però può essere effettuato anche in vista delle agevolazioni fiscali che sono offerte dallo stato italiano. E così ogni persona potrà contare su sistema di riscaldamento innovativo, ma soprattutto ecologico che è sinonimo di risparmio energetico.
Troviamo in commercio tante varianti che si differenziano per prezzo e potenza, da scegliere in base anche al tipo di ingombro e dimensioni che si può permettere. Ovviamente considerando, come detto, anche il contenitore per il caricamento automatico del pellet. Quest’ultimo può essere più ingombrante della caldaia stessa. Scegliendo una soluzione tecnologica e innovativa con modelli di ultima generazione si potrà comodamente impostare la temperatura domestica da remoto e sfruttarne ogni beneficio.
Pellet: pro e contro
Uno dei grandi vantaggi del pellet è la semplice manutenzione che richiede. Oltre alla fase di pulizia della cenere generata è bene precisare che gli impianti più piccoli non hanno bisogno di una canna fumaria. E’ sufficiente affidarsi a un tubo di 8 cm di diametro per rimuovere i fumi all’esterno. Quando le dimensioni richieste aumentano ci si affiderà alla presenza di canna fumaria adeguata alla grandezza. E’ vero però che tale impianto richiederà anche uno spazio apposito per contenere i sacchi di pellet. Di solito si acquista fuori stagione la scorta utile per affrontare l’inverno, con sacchi che contengono 15 Kg l’uno.
Possiamo dire che il pellet è una scelta conveniente soprattutto per il suo potere in termini di calore e sul prezzo di acquisto. Il riscaldamento a pellet ha un costo della metà rispetto a un sistema a metano e costa 1/3 rispetto a quello a gasolio.